Villa Pamphilij



La villa Doria Pamphilj è un parco della città di Roma, che come molti altri parchi cittadini trae origine dalla tenuta di campagna di una famiglia nobile romana. È, inoltre, la sede di rappresentanza del Governo italiano

Villa Carpegna



È una delle poche ville romane che conserva inalterati i caratteri stilistici settecenteschi in un insieme di grande pregio.
Il casino nobile, nucleo principale della villa, è caratterizzato da un corpo centrale fiancheggiato da due ali laterali simmetriche sormontate da torrette; attualmente è sede della Quadriennale di Roma, una delle più prestigiose istituzioni d’arte contemporanea del Novecento, che consente di consultare il prezioso archivio e la biblioteca.

Vaticano



La Città del Vaticano è uno straordinario complesso di tesori d’arte e di storia: nell’insieme delle oltre mille stanze che compongono i Palazzi Vaticani, ancora oggi residenza del Papa.

Gianicolo



  La Passeggiata del Gianicolo, da cui si gode uno dei panorami più suggestivi del centro di Roma, è costituita da due grandi viali alberati da platani, costeggianti la Villa Aurelia, che si riuniscono nel piazzale Garibaldi per proseguire in un’unica strada che scende a tornanti verso la chiesa di Sant’Onofrio, realizzata a completamento della Passeggiata nel 1939.

Via Piccolomini



a vista sulla Cupola di San Pietro da via Niccolò Piccolomini è un’esperienza da non perdere.

Se si cammina lungo la strada tenendo gli occhi sulla Cupola, più ci si avvicina da essa più sembra che questa si rimpicciolisca. Allo stesso modo, se ci si allontana da essa si ha l’impressione che la Cupola si ingrandisca e sia più vicina.

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Street food



Già nell'antica Roma, la cultura del cibo da strada era assai diffusa. Molte delle abitazioni private, infatti, erano prive dicucina, quindi non era inusuale per i Romani consumare abitualmente i pasti in piedi, in una sorta di antichi “take
away” affacciati sulla strada. Nelle vie della città, gli ambulanti, i lixae, vendevano pane, biscotti, legumi e frutta secca
sulle loro bancarelle. Lo  street food  tanto amato oggi non è certamente un’invenzione moderna! Tra i "discendenti"
degli alimenti da asporto prediletti dagli antichi sono da citare i filetti di baccalà, davvero croccanti, i fiori di zucca,
farciti con mozzarella e alici e fritti in pastella, i succulenti supplì al telefono, con un morbido cuore di mozzarella filante,
uno sfizio presente in tutte le pizzerie al taglio e rosticcerie di Roma e i fragranti panini con la porchetta, saporito
arrosto di maiale disossato.
Da ogni angolo della città si sprigionano gli aromi dei forni che invitano a veloci e fragranti spuntini. Come dimenticare
una delle specialità romane più gustose? Parliamo della pizza. Bianca in teglia, bassa e  scrocchiarella, oppure alta,
condita con olio e sale grosso, squisita con la mortadella appena tagliata o, d’estate, ripiena di fichi con l’aggiunta, per i
più golosi, di prosciutto crudo.
I vecchi forni sono insuperabili nel preparare la pizza rossa, bassa e oleata, ricoperta di pomodoro, da mangiare
camminando per le strade di Campo Marzio. Dopo una visita al maestoso Pantheon o aver curiosato tra le bancarelle
del mercato di Campo de’ Fiori e le botteghe di artigiani dei vicoli circostanti, “quando a Roma, fate come i romani”, 
regalandovi momenti di pura gioia per il palato con un morso a pizze e panini insuperabili.

Il Segno In Rome

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street food



Già nell'antica Roma, la cultura del cibo da strada era assai diffusa. Molte delle abitazioni private, infatti, erano prive di
cucina, quindi non era inusuale per i Romani consumare abitualmente i pasti in piedi, in una sorta di antichi “take
away” affacciati sulla strada. Nelle vie della città, gli ambulanti, i lixae, vendevano pane, biscotti, legumi e frutta secca
sulle loro bancarelle. Lo  street food  tanto amato oggi non è certamente un’invenzione moderna! Tra i "discendenti"
degli alimenti da asporto prediletti dagli antichi sono da citare i filetti di baccalà, davvero croccanti, i fiori di zucca,
farciti con mozzarella e alici e fritti in pastella, i succulenti supplì al telefono, con un morbido cuore di mozzarella filante,
uno sfizio presente in tutte le pizzerie al taglio e rosticcerie di Roma e i fragranti panini con la porchetta, saporito
arrosto di maiale disossato.
Da ogni angolo della città si sprigionano gli aromi dei forni che invitano a veloci e fragranti spuntini. Come dimenticare
una delle specialità romane più gustose? Parliamo della pizza. Bianca in teglia, bassa e  scrocchiarella, oppure alta,
condita con olio e sale grosso, squisita con la mortadella appena tagliata o, d’estate, ripiena di fichi con l’aggiunta, per i
più golosi, di prosciutto crudo.
I vecchi forni sono insuperabili nel preparare la pizza rossa, bassa e oleata, ricoperta di pomodoro, da mangiare
camminando per le strade di Campo Marzio. Dopo una visita al maestoso Pantheon o aver curiosato tra le bancarelle
del mercato di Campo de’ Fiori e le botteghe di artigiani dei vicoli circostanti, “quando a Roma, fate come i romani”, 
regalandovi momenti di pura gioia per il palato con un morso a pizze e panini insuperabili.

Mercato di Porta Portese



Il più famoso e più grande mercato di Roma. Si estende in un'area compresa tra piazza Ippolito Nievo in alto, via Ettore
Rolli a sinistra, via Portuense fino alla Porta omonima a destra.
Si trovano oggetti di tutti i generi, dall'antiquariato all'oggettistica, dall'abbigliamento nuvo e usato ai casalinghi, scarpe,
accessori per la casa, lenzuola, asciugamani, piante, dischi, cd, giocattoli, cosmetici e gli oggetti più disparati.

Trastevere



Il “popolare” Rione XIII – Trastevere è il più esteso di Roma ed è molto amato dai cittadini e dai turisti che, tra i suoi vicoli
intricati e le piazze caratteristiche, nelle numerose trattorie e osterie e nei negozi di artigianato e i locali trendy, possono
ritrovare l’atmosfera della Roma di una volta.
ll nome del rione deriva dal latino trans Tiberim, il nome dell’antica “regio” augustea, e vuol dire “al di là del Tevere”
rispetto al cuore pulsante della città che si era sviluppato sull’altra sponda del fiume.

Ghetto



Situato all'interno del Rione XI - Sant'Angelo, il Ghetto ebraico di Roma è uno dei tesori nascosti della Capitale, un
piccolo quartiere ricco di testimonianze archeologiche e culturali, oltre che religiose, ma anche di ricercatezze e
specialità culinarie che hanno ispirato in maniera significativa la cucina tradizionale romanesca.
Considerato tra i più antichi al mondo – è secondo solo a quello di Venezia (1516) – il Ghetto di Roma nasce nel 1555 su
ordine di papa Paolo IV.

Mercato di Campo dei fiori



E' sicuramente uno dei più antichi mercati, se non il più antico in assoluto della città dal momento che già nel 1869
Campo de' Fiori era al centro del commercio delle "vignarole", signore che venivano tutti i giorni dalla campagna con le
loro erbe e i loro ortaggi e spesso le "capavano" (cioé pulivano) direttamente in piazza.